La sicurezza è una questione fondamentale per le nostre abitazioni, ma lo stesso vale anche perle attività commerciali, per magazzini e aziende. Ad oggi c’è una particolare tendenza che sta avanzando nel settore riguardante i sistemi antifurto: si tratta dell’utilizzo sempre più diffuso delle videocamere termiche, strumenti molto performanti e in grado di sostituirsi in certi casi ai tradizionali antifurto. Ne abbiamo parlato con Marco Lancini, titolare di Elettronica Lancini di Adro. La sua è una realtà che opera da vent’anni in Franciacorta, impegnata nella realizzazione di impianti elettrici industriali e civili, antenne tv terrestri e satellitari, antifurto e video sorveglianza, impianti domotici e smart, riparazione e manutenzione di macchinari oltre che nell’automazione di cancelli e affini, sia per privati che per aziende. Come detto le videocamere termiche stanno prendendo piede: «Riescono a delinea- re una zona, facendo scattare un allarme se qualcuno la oltrepassa – ha spiegato Marco Lancini – se ci abbino un’uscita del registratore di- gitale ho praticamente rea-lizzato un impianto antifur-
to».
Di che si tratta? Le videocamere termiche possono essere tarate per «leggere» il passaggio di un essere umano nel determinato punto di ripresa, restituendo un messaggio di alert che poi si può personalizzare. L’operazione di «taratura» è importantissima per evitare falsi allarmi, dovuti per esempio all’eventuale transito di animali, domestici e non. Continua Lancini: «Questi sistemi sono particolarmente utili in ambienti che necessitano soltanto dell’impianto esterno, penso a fabbriche dove si lavora internamente a ciclo continuo, sette giorni su sette, e non è possibile installare una sensoristica interna o esterna, ma nemmeno il videocontrollo interno a causa della presenza dei lavoratori. In questi casi è utile inserire una serie di videocamere termiche sui muri, per impedirne lo scavalcamento, a cui abbinare un’uscita di allarme, dalla sirena alla telefonata, passando per l’accensione di luci e fari». Siamo di fronte ad un ribaltamento della prospettiva: «Se in passato le richieste riguardavano un impianto antifurto e in seguito venivano installate videocamere aggiuntive, oggi si inizia proprio da queste ultime. I sensori sono in grado di rilevare gli ingressi indesiderati e in seguito inviano la registrazione sulle relative app, facendola partire 10 secondi prima dell’evento per garantire un prima e visualizzare l’intruso».
Naturalmente online sono disponibili tantissime videocamere in grado di rilevare il movimento e inviare una notifica: «Di certo siamo già di fronte ad un strumento antifurto, ma è importante comprendere che un impianto professionale dovrebbe essere la priorità perché è di un altro livello ha concluso Lancini – penso al posizionamento e all’installazione delle videocamere, ma anche al rapporto con le forze dell’ordine che richiede sistemi professionali. Inoltre le telecamere più semplici possono essere facilmente eluse».
