Per ogni quadro elettrico utilizzato in ambito industriale è obbligatorio per legge avere uno schema elettrico. Ciò vale anche per i macchinari delle officine meccaniche, delle filature e di qualsiasi altra attività, in quanto apparecchiature certificate CE. La medesima regola è in vigore anche per i quadri di distribuzione o automazione che non fanno parte del macchinario: è indispensabile che a disposizione ci sia lo schema elettrico.
Cambiamo la prospettiva: e se lo schema elettrico non è mai stato realizzato? Tale ipotesi non riguarda i nuovi macchinari, dal momento che non è possibile venderli senza lo schema al suo interno. Tuttavia buona parte di quadri e macchinari delle aziende del nostro territorio hanno uno o più decenni, sono antecedenti alla normativa CE che ne impone l’obbligo e dunque possono esserne sprovvisti. Ci sono ancora due possibilità da considerare: lo schema elettrico potrebbe essere andato perso. Oppure potrebbe essere momentaneamente non reperibile, con annessa ricerca in azienda e conseguente perdita di tempo. E ciò naturalmente vale anche per i nuovi macchinari.
Per ovviare a tutte queste spiacevoli questioni è possibile ricorrere all’esperienza di Marco Lancini, titolare di Elettrotecnica Lancini di Adro. La sua è una realtà che opera da vent’anni in Franciacorta, impegnata nella realizzazione di impianti elettrici industriali e civili, antenne tv terrestri e satellitari, antifurto e videosorveglianza, impianti domotici e smart, riparazione e manutenzione di macchinari oltre che nell’automazione di cancelli e affini, sia per privati che per aziende.
«Siamo in grado di ricostruire lo schema elettrico della macchina – ha affermato – se è inesistente è necessario correre dietro ai fili, numerarli, vedere dove vanno a finire. Se lo schema c’è ma è stato modificato servirà fare un controllo, verificando il collegamento e quindi ricostruire parzialmente o totalmente lo schema». Accanto a questa possibilità, Elettrotecnica Lancini propone un’aggiunta comoda e intelligente: «Da un paio di anni installiamo QR Code nei quadri elettrici delle macchine o comunque in un punto accessibile – ha continuato il titolare dell’attività di Adro – spesso il guasto è un’inezia ma è importante saper leggere lo schema e averlo a disposizione. Quindi scannerizzando il QR Code si può avere subito a disposizione lo schema elettrico in formato digitale, per utilizzarlo ed eventualmente stamparlo. Inoltre è possibile inserire altre informazioni utili, dal tipo di motori alle certificazioni presenti: in sostanza il codice ti trasporta in un file che può essere arricchito a proprio piacimento».