Le nostre abitazioni stanno diventando sempre più smart: oggi con lo smartphone è possibile interagire, anche in modo approfondito, con la casa, ovvero con gli elettrodomestici e con gli altri sistemi elettrici governabili da remoto. Sia che si tratti di un impianto domotico che di uno più semplice smart: il riferimento è per esempio all’impianto fotovoltaico, alle utenze più
energivore come forno, pompa di calore, lavatrice, asciugatrice e lavastoviglie, ma anche alle comuni prese domestiche, grazie a moduli applicabili dove passa l’energia, in grado di «leggerne» il quantitativo. In questo modo è possibile conoscere con esattezza quanta energia si sta consumando in un preciso istante.
A che cosa serve questa possibilità di monitoraggio? Ne abbiamo parlato con Marco Lancini, titolare di Elettrotecnica Lancini di Adro: la sua è un’attività che opera da vent’anni in Franciacorta, impegnata nella realizzazione di impianti elettrici industriali e civili, antenne tv terrestri e satellitari, antifurto e videosorveglianza, impianti domotici e smart, riparazione e manutenzione di macchinari oltre che nell’automazione di cancelli e affini sia per privati che per aziende. «Le applicazioni che regolano gli strumenti di casa rendono possibile sapere quanto si sta consumando – ha affermato – possono poi essere collegate ad un alert che ci avvisa quando stiamo utilizzando troppa energia rispetto a quella che abbiamo a disposizione. Di conseguenza si può intervenire manualmente interrompendo alcuni processi, oppure c’è la possibilità di installare una centralina in grado di monitorare i carichi casalinghi, a cui impostare delle priorità. Un esempio: se abbiamo a disposizione una potenza di 4,5 kW e la stiamo per superare con i consumi, la centralina andrà a spegnere il primo dispositivo da noi indicato e in funzione, permettendo agli altri di continuare». Il controllo dei carichi della nostra abitazione permette dunque di evitare la «caduta» della corrente, generando quindi un mini-blackout dovuto al superamento della soglia della nostra fornitura. Ma non solo, è anche indicato per un utilizzo parsimonioso dell’energia elettrica, consentendo un’ottimizzazione dei consumi e un risparmio energetico. In entrambi i casi la figura del tecnico che predispone l’impianto elettrico è fondamentale: «Affidarsi ad un professionista è importante – ha spiegato Lancini – perché ogni caso e ogni casa vanno studiati ad hoc. Insieme all’utente finale andrà progettato il tutto, studiando ciò che si vuole fare a casa propria, in base ad abitudini, possibilità e previsioni di utilizzo».
Le possibilità sono infinite: «Ogni fornitore fornisce un’applicazione e ciò vale per l’impianto fotovoltaico, l’impianto elettrico, la pompa di calore e via dicendo – ha proseguito – oggi però sul mercato esistono delle applicazioni avanzate che permettono di gestire e monitorare tutto in contemporanea, considerando nella fornitura anche l’apporto del fotovoltaico. Servirà dare una priorità alla centralina, che provvederà a staccare i carichi che sono stati definiti meno importanti di altri».