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Problemi di ricezione dei canali? Ecco cosa fare

In tutte le case d’Italia c’è almeno un televisore ed è bene che questo apparecchio funzioni in modo corretto. Tuttavia può capitare di incorrere in alcuni problemi, che magari impediscono una serena fruizione del nostro programma preferito, della manifestazione sportiva oppure dell’ultima puntata di una serie. Per ovviare a queste criticità è opportuno svolgere una serie di verifiche: in primis è necessario possedere un tv in hd. Questa caratteristica non deve valere solo per lo schermo, ma anche per il decoder che ha al proprio interno. Inoltre almeno una volta alla settimana è buona prassi eseguire la risintonizzazione dei canali perché negli ultimi mesi stanno cambiando posizione. Se ancora il segnale appare disturbato servirà controllare la presenza dietro la tv della sigla DVBT2, ovvero il nuovo metodo di trasmissione dei canali introdotto con l’avvento di quelli in hd o in 4K, fronteggiando anche il minor spazio a disposizione della banda del digitale terrestre, passata a 4G e 5G. Se tutte queste caratteristiche sono in ordine, ma i canali continuano a non vedersi oppure a vedersi male, allora è proprio arrivato il momento di chiamare l’antennista .

Ed è qui che entra in gioco Marco Lancini, titolare di  Elettrotecnica Lancini di Adro. La sua è un’attività che opera da vent’anni in Franciacorta, impegnata nella realizzazione di impianti elettrici industriali e civili, antenne tv terrestri e satellitari, antifurto e videosorveglianza, impianti domotici e smart, riparazione e manutenzione di macchinari oltre che nell’automazione di cancelli e affini sia per privati che per aziende. «Inizio col ricordare che l’antenna non è eterna, spesso capita che sia da rifare – ha affermato Marco Lancini – quelle attuali sono molto diverse rispetto alle tipologie di qualche anno fa, e questo aspetto ha un peso soprattutto in zone critiche dove ci sono le colline, come nei paesi della Franciacorta. Ma non solo, perché a volte il problema possono essere i conduttori, spesso logori, usurati. Attenzione anche alla distribuzione all’interno della casa: è stata fatta bene? Oppure è obsoleta? Quante prese tv esistono? Oggi deve essere fatta con derivatori o partitori, strumenti che servono per far sì che dove c’è il televisore arrivi lo stesso identico segnale che arriva all’antenna sul tetto, senza dispersioni». Da qui si deduce l’importanza del sopralluogo fatto dall’antennista: «Dopo aver esaminato la casa verrà il turno di controllare l’antenna – ha continuato – a volte va riorientata con un apposito strumento, ossia il misuratore di campo, in grado di misurare sia la quantità che la qualità del segnale. Ciò ci fa capire che l’antennista oggi, contrariamente a quanto avveniva 20-30 anni fa, deve essere in possesso degli strumenti necessari. Concluse queste operazioni scenderò a vedere per ogni se presa arriva effettivamente il segnale che ho visionato sul tetto, valutando quindi la sua corretta amplificazione ».

In merito a questo concetto va fatto un inciso: «Oggi gli amplificatori in teoria non vanno più bene, perché sprovvisti del taglio di frequenza giusto in rapporto al 5G. Serve dunque un filtro che ferma la frequenza al punto giusto: questo può essere all’amplificatore, che altrimenti va sostituito con un nuovo avente il taglio di frequenza corretto. Anche chi ha cambiato l’antenna da soli cinque anni potrebbe aver bisogno del filtro per l’amplificatore ».

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