Impianti elettrici industriali e commerciali
Lampade di emergenza intelligenti
Sul mercato esistono parecchi tipi di lampade di emergenza, utilizzate da aziende, esercizi commerciali, ludici e da tantissime altre realtà.
Lampade di emergenza intelligenti e gruppi elettrogeni soccorritori
Le più comuni si accendono quando manca la tensione elettrica per poi arrivare a quelle «sempre accese». Queste ultime si utilizzano prevalentemente negli ambienti di pubblico spettacolo e funzionano in «sempre acceso», sia quando manca tensione elettrica che quando non c’è assenza di energia. Altra tipologia è rappresentata dalle lampade autotest: periodicamente, all’incirca una volta alla settimana o ogni dieci giorni, si accendono da sole e si scaricano. Tale operazione è utile per salvaguardare la loro batteria: nel caso in cui qualcosa sia andato storto (non si sono accese o non si sono scaricate) generalmente lampeggiano di rosso, segnalando il problema.
Le lampade di emergenza intelligenti
Il problema storico delle lampade di emergenza è che sono sempre in tensione, non scattano e non si accendono mai oppure molto raramente, di conseguenza la batteria soffre, perché per funzionare correttamente si deve caricare e scaricare. Tale questione si è risolta per esempio con le autotest: invece di durare uno o due anni, le lampade di emergenza possono resistere anche dieci o vent’anni. In particolare oggi sono a disposizione due tipologie di lampade smart «intelligenti», che vanno oltre il problema storico dei dispositivi di emergenza fornendo soluzioni prestanti e all’avanguardia.
Due opzioni differenti
Partiamo dalle lampade senza batteria interna: oltre che collegate alla tensione elettrica, hanno due fili in collegamento bus che fanno capo ad una batteria. Manca dunque la batteria interna, ma è presente una batteria centralizzata che manda la tensione a tutti gli apparecchi collegati. Con questo sistema è possibile monitorare ciascun singolo apparecchio, dato che ogni lampada ha il suo indirizzo ed è possibile sapere se è efficiente o meno, se ha problematiche legate ai led o altro. Permette anche di stampare dei preziosi report, che rendono molto semplice la manutenzione ordinaria (obbligatoria per legge ogni sei mesi). La seconda opzione è rappresentata dalla lampade
smart dotate di batteria e collegate ad un bus: anche in questo caso è possibile un accurato monitoraggio, ottenere il report per la manutenzione e altri strumenti di controllo e intervento da remoto.
Monitoraggio e gruppi elettrogeni soccorritori
Il monitoraggio è fondamentale: soltanto con questo strumento si può sapere con certezza se la lampada funziona o meno, purtroppo si potrebbe guastare anche subito dopo il controllo semestrale obbligatorio. Con il monitoraggio si è sicuri dell’efficienza al 100%, dato che in caso di problemi scatta un segnale d’allarme ed è possibile intervenire. Infine eccoci ai gruppi elettrogeni soccorritori: si chiamano UPS e sono delle grosse batterie intelligenti, in grado di intervenire quando manca la corrente, facendo funzionare i corpi lampada a led d’emergenza e potenzialmente
anche una parte di quelli normali, o anche apparecchiature di gestione informatica come i server.
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